Perchè la notte porta con sè la follia, i sogni e la malinconia.
Porta con sè l’emozione di un giorno non vissuto, del dolore mai pianto e del terrore ingabbiato.
Porta con sè la mia notte un’esplosion di incertezze, di paure urlate e violente amarezze.
Io notte da te fuggir non voglio più, ma incatenarmi e sprofondare. Dalle tue sabbie mobili voglio farmi risucchiare.
Ordine e misura in te notte son uccisi, l’istinto sovrano governa l’azione.
Pulsazioni di vita son di notte padrone, inghiottimi vita, notturno fragore.
«Oh tu notte mi hai catturato
Nella tua tela m’hai ingabbiato
Voglio urlare, come nessuno sentisse
Urlare e creare.
Oh mia notte mi hai qui fucilato,
non riesco più a dormire
non riesco più ad esser l’ombra dell’amore
cos’è amore quando poi si materializza?
E’ assenza il vero sentimento,
di perdita sa il vero mio tormento,
e’ forse l’idea che fa di sè innamorare
è immaginare che fa desiderare
è non avere che porta a bramare
è non potere che sprona ad andare
è l’impossibile che spinge aldilà
è il pensiero che sovrasta il vero.
In me è così che vive l’emozione
In me è così che nasce il sentimento
In me la nostalgia è come acqua nel deserto
La tristezza poesia
La disperazione la più alta compagnia.
Quando meno sola mi sento
È quando le tre m’assalgon d’un tratto
Quando divoran in me di luce ogni sprazzo
Di gioia ogni schiamazzo
Quando l’estate rigetto
E la pioggia, il grigio non più mi è stretto
Chiedo anzi ancor più tremore
Ancor più di quell’immane terrore
Chiedo che il fulmine più forte mi abbatta
Che coperto quel cielo
Da grigio si faccia ora nero
Che l’aria pesante
Di rabbia stracolma
Rilasci su me la sua ira feconda!
Chiedo che il tuono annienti il mio giorno
Che il buio battezzi un mio nuovo ritorno
Chiedo che la tempesta
non tenda a esitare
Nè riconosca in me
la sua figlia da amare.
Che in un sol colpo
Mi faccia volare
Che l’ombra mi avvolga
E fertili renda
le mie mani
la mia voce
il mio cuore.
Che dal novembre infinito
di questo invernale maggio
Primavera nasca
di creazione e coraggio
Che il mio tormento, io chiedo
Dal creator mi venga mandato
E che in ogni goccia
Di mia lacrima e pioggia
Un bocciol d’arte sia in me generato.»
Aurora V. W.